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Letteralmente tradotto come “la boxe del cuore e dell'intenzione” si basa sul principio che i movimenti utilizzati in questo stile vengono guidati quasi esclusivamente dal potere e dal controllo della mente.
Come fondatore di questo stile viene riconosciuto il famoso e abilissimo Generale Yue Fei il quale visse intorno al 1110 d.C, anche se non esistono prove certe che fu proprio Yue Fei a creare questo stile: infatti altri storici attribuiscono l’origine dello stile al tempio di Shaolin. Si narra che questo abilissimo guerriero diede origine a questo stile osservando la potenza e la concentrazione che gli animali utilizzano quando combattono.
A lui si attribuisce un manoscritto nel quale si insegnavano le tecniche imitative di lotta di undici animali e precisamente: la rondine, il falco, il serpente, l’orso, l’aquila, il gallo, il leone, il cavallo, il gatto, la tigre e il drago.
Oggi si possono contare diversi stili di Xing yi quan, che pur essendo diversi tra loro in alcuni aspetti, mantengono però fedeli i principi di base di questo antico sistema di lotta.
Lo Xing Yi si ispira agli animali che combattono per la loro sopravvivenza ed agiscono nel modo più selvaggio possibile.
Non si attende, né si arretra. Si attacca diretti, letali, rapidi, implacabili.
Lo Xing Yi è il predatore, il nemico la sua preda.
Obbiettivo primario è quello di ottenere lo spirito animale, una qualità nel muoversi, nel percepire, nell’essere, che caratterizza questo stile unico e selvaggio.
Si lavora l’abilità di identificarsi con l’animale, per combattere in quel modo così perfetto, sintesi istantanea di una profonda armonia istintuale.
L'unico percorso didattico di questa disciplina che comprende 2 diversi stili della stessa arte, al fine di donare al praticante la massima consapevolezza.